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1.Nascita di Venere 

Il quadro fu dipinto da Sandro Botticelli, risale al 1484-1485 e fu commissionato da Lorenzo De’ Medici, per il cugino, come per la Primavera.

L’artista dipinge il quadro ispirandosi alla leggenda della Nascita di Venere.

Il personaggio principale del dipinto si trova al centro della composizione ed è Venere, la Dea della bellezza e dell’amore. La Dea è nata dalla schiuma e dalle onde del mare ed è giunta fino a riva su una conchiglia. La Dea è nuda, coperta solamente dai suoi lunghi capelli dorati.

La Venere è spinta da sinistra da Zefiro, il vento, il quale è abbracciato a Clori, con cui simboleggia la fisicità dell’atto d’amore; i due sono circondati da una cascata di rose, le quali sono un attributo molto importante per Venere.

I due personaggi a sinistra spingono la Dea verso Flora a destra, che l’accoglie porgendole un mantello rosso per vestirla.

Infine, il tema fondamentale del quadro è l’amore, come momento di elevazione spirituale, la composizione assume infatti leggerezza e tutte le figure sembrano perdere ogni peso.

L’amore inteso da Botticelli come mezzo di elevazione spirituale, non solo come passionale, rispecchia la situazione di pace, cultura, raffinatezza che fu portata da Lorenzo il Magnifico a Firenze.

 

2.Primavera

Il quadro fu dipinto da Botticelli per il cugino di Lorenzo il Magnifico. Il titolo “La Primavera” fu dato da Vasari, che mise in risalto la figura di Flora che sparge i fiori. Le figure si trovano in un giardino di aranci con un prato ricoperto di tantissime specie di fiori. Botticelli sceglie gli aranci perché erano piantati nelle ville che i Medici avevano nei dintorni di Firenze. A destra c’è Zefiro, il vento di primavera, che afferra la ninfa Clori. Le ninfe nella mitologia greca erano divinità minori femminili. Clori viene fecondata e rinasce come Flora, la Dea della primavera. Al centro c’è Venere, dea dell’amore, circondata da mirto, mentre sopra di lei possiamo vedere suo figlio Cupido che scaglia una freccia verso le tre Grazie, che rappresentano la castità, la bellezza e l’amore. A sinistra il messaggero degli Dei Mercurio agita il Caduceo, un bastone con due serpenti, per allontanare le nuvole dal giardino. Il giardino simboleggia un’eterna primavera, che esprime la situazione felice di Firenze al tempo della famiglia de Medici. La linea di contorno delle figure è sottile e fluente, per rendere armoniosi i personaggi, che sembrano danzare. Botticelli era l’artista preferito da Lorenzo il Magnifico perché il suo stile era molto elegante.

 

8. Testa di Medusa

Questo scudo è stato realizzato da Caravaggio nel 1597, ed è conservato nella Galleria degli Uffizi di Firenze. Di questo scudo esistono due versioni:

* La prima è un dipinto a olio su tela e si trova in una collezione privata in Italia

* La seconda fu commissionata dal cardinal del Monte per Ferdinando I de’ Medici che stava allestendo una sala dedicata alle armi

Il tema della Medusa aveva un valore simbolico in quanto allegoria della sapienza e della prudenza, e questo tema era molto caro ai Medici.

Questo scudo era posto in una sala della Galleria su di un manichino a cavallo, quando però nel Settecento l’Armeria venne venduta rimase solo lo scudo a testimoniare l’ammirazione per l’opera del Caravaggio.

L’opera è in ottimo stato dopo il restauro subito in seguito all’attentato dei Georgofili che l’aveva danneggiata.

DESCRIZIONE:

la luce che proviene dall’alto proietta l’ombra della testa sul fondo verde dello scudo. Il volto della Medusa è colto nel momento dell’urlo. Dalla base della testa sgorga il sangue, in più possiamo notare la bocca spalancata che mostra i denti. La luce evidenzia inoltre anche l’orrore prodotto dalla capigliatura di serpi.

ICONOGRAFIA:

Medusa o Gorgone era un mostro con la testa ricoperta da una capigliatura di serpi sibilanti, il cui sguardo aveva il potere di pietrificare chiunque la guardasse. L'eroe Perseo, grazie all'aiuto di Minerva e Mercurio trovò Medusa e la uccise tagliandole la testa. Per poter evitare lo sguardo terrificante, l'eroe non guardò il mostro, ma la sua immagine riflessa su uno scudo di bronzo. In seguito, donò la testa tagliata a Minerva che la collocò sul suo scudo per terrorizzare i nemici. Secondo alcuni studiosi, Caravaggio avrebbe fuso nel dipinto due aspetti differenti del mito: l’immagine riflessa di Medusa sullo scudo di Perseo, e la testa del mostro collocata sullo scudo di Minerva. Per i capelli invece si pensa che abbia osservato alcuni disegni botanico-naturalistici posseduti dai Medici.

Lo scudo era uno dei tanti scudi da parata che aveva il significato di tener lontano il male in quanto Medusa poteva pietrificare con lo sguardo chiunque la guardasse.

 

11. Ritratto di Eleonora di Toledo con il figlio Giovanni

Il Ritratto di Eleonora di Toledo col figlio Giovanni è un dipinto a olio su tavola di Agnolo Bronzino e fu dipinto nel 1545.

Eleonora di Toledo era la duchessa di Firenze e moglie di Cosimo De' Medici raffigurata con uno dei suoi 11 figli, Giovanni.

Per molto tempo fu creduto che il vestito che Eleonora indossava nel ritratto fosse il vestito con cui era stata sepolta ma questa voce fu smentita.

Lo sfondo scuro, si illumina attorno al viso di Eleonora, ritratta seduta col figlio accanto in piedi. In realtà, si scopre che non si tratta di una parete ma di un cielo. 

Sebbene l'artista cercò di creare un ritratto cerimoniale, sono state lette varie emozioni sui volti dei protagonisti, da una certa malinconia di Eleonora, all'irrequietezza del bambino, che sembra cercare con gli occhi vispi un diversivo allo stare in posa.

 

5 Tondo Doni

Il Tondo Doni è un dipinto a tempera su tavola di Michelangelo Buonarroti, databile al 1503-1504 circa e conservato nella Galleria degli Uffizi a Firenze. Il Doni, ricco banchiere che era stato artefice della sua ricchezza, richiese all'amico Michelangelo una Sacra Famiglia in tondo, tema molto caro allora nella pittura fiorentina come ornamento soprattutto delle case private.Probabilmente l'occasione della commissione erano state le nozze con Maddalena Strozzi . Un'altra ipotesi invece lega il dipinto in occasione del battesimo della loro primogenita Maria. La Sacra Famiglia è composta come un gruppo scultoreo al centro del tondo: la Madonna in primo piano, contrariamente a tutta l'iconografia antecedente, non ha il Bambino in primo piano, ma si volta per prenderlo da Giuseppe, che è inginocchiato dietro di lei. Essa, accoccolata a terra, ha appena smesso di leggere il libro che ora è chiuso e abbandonato sul suo manto fra le gambe. Gesù sta acconciando i capelli della madre. Maria ha una bellezza virile, con una pronunciata muscolatura delle braccia. Il gesto di Maria le fa compiere una torsione che genera un moto a serpentina di grande originalità. Quest'ipotetica spirale di linee di forza, unita alla composizione piramidale che ha il vertice nella testa di Giuseppe, genera un forte effetto dinamico, che si adatta perfettamente alla forma del tondo, proiettandosi anche al di fuori verso lo spettatore. Un altro triangolo, di senso inverso, è composto dalle teste e le braccia dei protagonisti, attirando ulteriormente l'attenzione sul gruppo . Le ginocchia di Maria in primo piano e il blocco dietro del figlio e dello sposo configurano una superficie emisferica, mentre una seconda emisfera è accennata in profondità dagli ignudi: viene così a comporsi uno spazio pittorico perfettamente sferico contenuto entro la cornice circolare.

7 Ritratto dei duchi

Raffaello eseguì nel 1511 il ritratto di Papa X con due cardinali,che concluse poi nel 1518.
Leone X era un nobile appartenente alla famiglia dé Medici e in questo ritratto è rappresentato dietro al suo scrittoio.
 In mano ha una lente di ingrandimento per facilitarlo nella lettura. Le figure accanto a lui sono:a sinistra il cugino cardinale Giulio de' Medici,a destra Luigi de' Rossi.
Il colore rosso domina le figure e viene adattato per raffigurare stoffe diverse. Le diverse stoffe evidenziano il fatto che il papa era un uomo molto ricco.Inoltre appare anche come un uomo intelligente,curioso e lo si capisce dal suo sguardo;le sue  mani sono delicate e quasi femminee.
i colori del campanello raffigurano lo stemma della famiglia dei  Medici,come il libro.
Inizialmente il papa era ritratto solo perchè il dipinto era stato inviato a Firenze per le nozze di suo nipote, poiché non poteva essere presente.Lo inviò per assicurare la sua presenza simbolicamente.I due cardinali furono aggiunti più tardi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

10.Tribuna

 

Nel 1565 in occasione delle nozze fra Francesco I e Giovanna d’Austria, fu costruito il famoso Corridoio Vasariano, che lega la galleria con Palazzo Pitti, passando sopra il fiume Arno e sopra Ponte Vecchio. Il Corridoio era una specie di via sopraelevata che permetteva ai duchi di muoversi in sicurezza; a quei tempi il Ponte Vecchio ospitava botteghe di macellai, ma poiché il cattivo odoro saliva fino al Corridoio, i Medici fecero sostituire le botteghe dei macellai con botteghe orafe.

Quando Buontalenti cominciò a lavorare sugli Uffizi, progettò la Tribuna, un ambiente ottagonale che rappresenta la parte più antica della galleria, ed ospita le opere più famose che appartenevano alla famiglia de’ Medici.

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